martedì 2 marzo 2010

IL “GAZZETTINO REAL ZANNI”

IL “GAZZETTINO REAL ZANNI”
PARTITA 24/01/2010: A.S.D. REAL ZANNI/VECCHIA PESCARA 74
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LA SQUADRA: punto importante in un momento delicatissimo della stagione. Siamo ancora in piena emergenza e ogni settimana si aggiunge qualche problema di rosa a disposizione che sta diventando una costante e pericolosa compagna di avventura. I ragazzi sono tutti da elogiare perché non era semplice giocare la partita con tanta gente fuori ruolo, con pochissimi cambi a disposizione e soprattutto mentalmente abbattuti per la sfiga che ci perseguita. La partita è stata tutta cuore e sacrificio, senza grossi spunti di squadra ed individuali ma con tanta voglia di non soccombere fino alla fine. Niente da dire su serietà, impegno, professionalità e rispetto della maglia che si indossa, la quale è stata onorata fino allo stremo. All’inizio la squadra ha patito la situazione di difficoltà generale ed è stata attaccata dall’avversario con buone trame di gioco e con fisicità. Poi, anche capendo i ruoli dati per giocatori con altre caratteristiche tattiche e tecniche, pian piano la squadra ha cominciato a riacquistare fiducia nei propri mezzi ed è cresciuta nella convinzione e nella possibilità di poter contrastare efficacemente l’avversario che veniva da una serie di risultati utili consecutivi. Una volta raggiunto il pareggio tutti si sono battuti con grande volontà e la partita è diventata equilibrata e combattuta su entrambi i fronti. Poche occasioni per ciascuna delle squadre ma grande combattività in mezzo al campo e per le rispettive difese il lavoro non è mancato. Alla fine il risultato è giusto e maturato con una partita fatta più di senso di sacrificio e di volontà ferrea che giocata a viso aperto con possesso di palla continuo. Va bene così in attesa di tempi migliori. Era importante muovere la classifica e tanto è stato. Adesso comincia il girone di ritorno molto difficile come sappiamo. L’importante è crederci sempre e aspettando tempi migliori con l’aiuto di tutti possiamo dire la nostra e soprattutto ricominciare a giocare come sappiamo che è poi l’unica ricetta per ottenere risultati e soprattutto per riuscire a vincere. Grazie a tutti …………..ripartiamo da qui…………..e forza REAL.
DI GIROLAMO ERCOLE: arriva dopo mesi di assenza per lavoro. Gioca e non si crea problemi anche se non conosce alcuni compagni e le loro caratteristiche in più è una difesa diversa rispetto alla precedente partita per i noti problemi di organico. Cerca di dirigere le operazioni cercando di capire in corsa le varie situazioni. Prende un goal non vedendo partire il pallone e su un tiro a casaccio del difensore avversario. Per il resto di disimpegna con la solita esperienza e con presa efficace del pallone. Sorpreso in occasione del goal ma encomiabile per la serietà e per essere sempre disponibile. (voto 6)
GAROFALO MICHELANGELO: prima partita da titolare. Di lui si conosceva poco tramite solo qualche allenamento con i compagni. Si vede che è un lottatore e che non tira mai indietro la gamba. Stupisce per la tranquillità con cui gioca e per la tenacia che mette in ogni azione. Si preoccupa solo di difendere ma lo fa con buoni risultati e mette l’anima in campo. Non viene sconfitto nemmeno dai crampi e continua fino al termine combattendo da par suo e dimostrando di tenere alla squadra pur essendo nuovo e proiettato a Pescara da un'altra realtà calcistica. Terzinaccio d’altri tempi (voto 7)
CASTELLANI ANDREA: si carica la squadra sulle spalle e conduce i compagni per mano. E’ voglioso di tornare a vincere avendolo dichiarato più volte e cerca di trasmettere tale sensazione ai compagni. Nel primo tempo si alterna nella fase difensiva ed offensiva e spinge sulla fascia con buona propulsione. Realizza con freddezza il rigore nel suo angolo preferito. Nel secondo tempo limita le sue incursioni anche perché provato fisicamente ma dalla sua zona non si passa e fa valere anche doti di contrasto necessarie in alcuni frangenti. Perde qualche pallone per difetto di posizionamento o per poca esperienza nel ruolo ma fa sentire la sua presenza e il suo peso carismatico in campo. Anima e core (voto 7)
FEBBO MARCO: viene schierato centrale difensivo per esigenze tattiche ma dimostra una crescita nella maturità e nel sapere stare in campo. Riduce ai minimi termini il suo avversario diretto, che nel secondo tempo viene spostato a sinistra, e annienta anche il successivo avversario centrale fornendo una prova di sostanza e di sicurezza. Ribatte tutto e soprattutto non rischia niente in fase difensiva. Ha ancora margini di miglioramento che con l’applicazione e la voglia di fare può raggiungere in poco tempo. Muro (voto 7)
PALMA DANIELE: il ruolo da ultimo terminale difensivo lo svolge con applicazione ed impegno anche se ancora non riesce ad interpretare questa collocazione tattica con sagacia e soprattutto esperienza. A volte si lascia troppo prendere dall’azione di ripartenza e tende a sguarnire il centro. In alcune occasioni svirgola pericolosamente il pallone ma sostanzialmente non si smarrisce e contribuisce comunque a costruire una barriera difensiva efficace e produttiva. Trasmettitore di brividi (voto 6)
AIELLI CRISTIANO: all’inizio stenta un po’ nel trovare la posizione giusta e soprattutto ad entrare nella contesa senza cali di ritmo e concentrazione. Nel secondo tempo migliora nella corsa e nel contrasto dando una mano nelle chiusure e a volte nelle ripartenze. Non riesce a sfruttare molto il suo lancio in quanto è difficile trovare compagni smarcati. Lotta fino al termine per mantenere il risultato importante e si sacrifica per questo in un lavoro anche oscuro. A corrente alternata (voto 6)
DE MASSIS CARLO: subisce i raddoppi degli avversari ed a volte si trova da solo a fronteggiare a centrocampo più avversari. E’ chiaro che non può essere lucido nel far girare il pallone o nei lanci ad innescare le punte. La sua partita è di puro sacrificio e per questo da tutto se stesso per cercare di cucire i reparti e di fronteggiare tutti coloro che si imbattono nella sua zona di campo. Ingabbiato (voto 6)
MONACO PASQUALE: il suo match rispecchia la sua attuale condizione fisica. Fino a quando ha birra in corpo riesce a rendersi utile sulla sinistra offrendo l’appoggio ai compagni anche se a volte tende a lasciare troppo sguarnito il centrocampo. Nel secondo tempio quando l’energie lo abbandonano esce pian piano dalla contesa e resta troppo imballato sulle gambe e nella mente. Infatti non sente nemmeno la sostituzione quando tutti invocano il suo nome con forza e per diverso tempo. Lui è così esce lentamente e con tranquillità con passo simile ad una sfilata di …”dolce e gabbana…. Troppo fregno…… Sordo (voto 6-)







DI GIOVANNI ROGER: si sacrifica in ruolo di centrocampista esterno non suo con grande impegno e professionalità. Stenta all’inizio a comprendere la sua collocazione tattica ma poi cresce con il passare dei minuti capendo che non deve posizionarsi troppo esterno. Lotta e da un contributo di corsa sfiancandosi in un lavoro operaio ed utile alla squadra. Tiene al risultato e si batte per il raggiungimento dello stesso. Adattato (voto 6)
TARESCO WILLY: ha molti acciacchi fisici di cui sta risentendo dall’inizio dell’anno. Arriva ad ogni partita al limite del poter giocare o per motivo e per l’altro ma alla fine riesce a scendere in campo. Nella partita prende tante botte e sullo stesso posto uscendo malconcio in alcuni contrasti. Prova uno spunto alla….Mancini……. di tacco esterno volante che si alza di poco sopra la traversa meritando un applauso per il gesto tecnico. Per il resto si impegna e si rende utile anche se non riesce a trovare lo specchio della porta ed a rendersi pericolosoi. Speriamo che possa crescere fisicamente e nella continuità di allenamento. Sgrugnato (voto 6)
CHIAVARINI ANDREA: non è ancora in forma per via delle vacanze e della mancanza di allenamento che per uno con le sue caratteristiche è fondamentale. Riesce però ad essere utile offrendosi per le sponde per i compagni anche se gli manca poi la velocità per scartare e puntare la porta avversaria. Subisce una botta nel secondo tempo è deve abbandonare la contesa dopo però essersi impegnato e sacrificato. Poco sprint (voto 6-)
GIAMMARCO FABRIZIO: arriva alla fine del primo tempo dopo essere ad un banchetto al ristorante per festeggiare il compleanno della nonna (auguri per gli 80 anni!!!). Passa quindi da una serie di portate di primi e costolette di agnello alla partita fatta di ritmo ed accelerazioni. Si scalda anche prima di entrare in campo……..per digerire……….e una volta dentro si trasforma in un giocatore con il sacro furore interno. Si rende utile sulla sinistra, dove gli avversari sono pericolosi, con un lavoro di interdizione e costituendo una diga anche per la sua fisicità. L’importante è che non risente degli stravizi abbandonati appena pochi minuti prima. Abbacchio con le patate (voto 6,5)