mercoledì 17 marzo 2010

PARTITA 14/03/2010: A.S.D. REAL ZANNI/VILLA UNITED

LA SQUADRA: Partita difficile in quanto era importante vincere ma fondamentale non perdere. Con tale risultato le distanze sono rimaste immutate ed esiste un vantaggio negli scontri diretti. Si è partiti bene con la consapevolezza di voler vincere e di impostare la gara tenendo palla ed alternando le fasi di gioco offensive. Sembrava tutto più semplice dopo aver realizzato il goal su una bella azione e con freddezza sottoporta ma poi non si è riusciti a gestire il vantaggio chiudendo i varchi e proponendosi in avanti con pericolosità. I ritmi non sono stati quelli giusti, l’aggressività ridotta e si è permesso all’avversario, più compassato e meno tecnico, di gestire il gioco senza troppi affanni. Una volta subito il goal del pareggio la partita è tornata in equilibrio e le marcature un po’ più efficaci ed agonisticamente pronte. La partita è tornata in equilibrio senza grosse occasioni da ambo le parti. Nel secondo tempo si è troppo aspettato l’avversario lasciandogli qualche spazio e permettendo di essere pericoloso in diverse occasioni. Si è però tenuto testa e come previsto nella fase finale del match c’è stato il forcing richiesto, anche per un cedimento fisico degli avversari. Peccato non essere riusciti a concretizzare in rete alcuni occasioni pulite e soprattutto occorreva insistere prima con un atteggiamento offensivo e di aumento del ritmo della gara. Il risultato è sostanzialmente giusto e quindi c’è poco da recriminare. L’unico appunto riguarda il modo di vivere le singole fasi della partita con la dovuta calma e serenità compattandoci tra i vari elementi e sostenendoci senza isterismi, senza prediche o rimbrotti inutili. Siamo una squadra relativamente giovane ed abbiamo bisogno dell’entusiasmo per ottenere risultati. Ci sono alcuni elementi che rendono il doppio se vengono incoraggiati e spronati. Facciamo tesoro delle nostre caratteristiche ed ognuno si sforzi di essere migliore sia come punto di riferimento per gli altri che come giocatore ed atleta. Vediamo comunque alla fine il bicchiere mezzo pieno, invece del contrario, e siamo fiduciosi per il futuro. Tutte le partite sono difficili, tutto è sempre estremamente più arduo ma non molliamo e crediamo sempre di poter conseguire un risultato utile e di raggiungere il grande obiettivo.
IANNONE VINCENZO: partita decisamente importante con interventi pronti e sempre all’altezza della situazione. C’è sempre in ogni momento ed è costante per tutto il match alternando parate e disimpegni con efficacia e senso della posizione. Se si allena costantemente, grazie all’ottimo lavoro di Ivano, è un portiere a tutto tondo. Insuperabile (voto 7+)
FEBBO MARCO: per lui è un periodo di adattamento a diversi compiti in campo. La sua giovane età non lo aiuta ma su di lui ci si può sempre contare. Nella partita a volte stringe troppo verso il centro pur avendo un avversario che parte sempre larghissimo. Per il resto è sempre attento anche se appare un po’ insicuro nei rilanci non essendo completamente sereno e spensierato. Generoso (voto 6)
MICOZZI GUIDO: nel primo tempo è quello che crea maggiori pericoli in quanto ha un cambio di passo notevole. Nella seconda frazione di gioco viene marcato da un avversario con più corsa e viene limitato. Non appena lo stesso avversario viene spostato sull’altra fascia esce di nuovo prepotentemente e con buona continuità. Lampi di corsa (voto 6+)
GIOVANNOLI PAOLO: si riscatta dalla precedente prestazione e non lascia spazio al pericoloso avversario. Ha un passo diverso e una tonicità muscolare che gli permettono di arrivare primo e di tentare l’anticipo. Non lascia mai la posizione e al centro è difficile da superare. Prova di coraggio e sostanza. Prestante (voto 6+)
MORCONE MICHELE: limitatamente alla prestazione calcistica con l’esperienza che si ritrova sa in anticipo dove arriverà il pallone. A volte tende a scavallare da centrocampista centrale per offrire un punto di riferimento ma in alcune occasioni lascia troppo l’uno contro uno agli attacchi avversari (voto 6)
DE MASSIS CARLO: partita ricca di sostanza e baldanza atletica e fisica. Si erge a fortino centrale con autorità e fermezza e non si smarrisce per tutto il match. Cresce alla distanza dimostrando cuore, sostanza e grinta. Carismatico (voto 7)
AIELLI CRISTIANO: parte tranquillo e sicuro di sé. Soffre un po’ nella fase centrale del primo tempo non avendo una adeguata copertura davanti a sè. Si sacrifica in un lavoro oscuro ma redditizio e mantiene il suo compito con diligenza e vitalità. Tonico (voto 6+)
CASTELLANI ANDREA: gioca dapprima esterno di centrocampo con compiti di marcatura e sostegno e poi da trequartista a collante con i centrocampisti centrali. Non ha il guizzo dei giorni migliori e tende a portare troppo il dribbling senza liberarsi un attimo prima del pallone. Lui è uno che deve giocare tanti palloni e deve sentire l’incoraggiamento dei compagni altrimenti ne risente. La generosità e l’impegno non fanno mai difetto nell’arco del’intero match. Un po’ affranto (voto 6)
TARESCO WILLY: la cosa migliore nel match è il pallone recuperato all’inizio e l’assist per il collega di reparto. Poi cerca in diversi modi di crearsi uno spiraglio per il tiro ma per vari motivi non riesce nell’impresa. Viene tenuto in campo fino ala fine con la speranza che possa cacciare qualcosa dal cilindro essendo in possesso di tiro e imprevedibilità balistica. In agguato (voto 6)
DI GIOVANNI ROGER: alla prima occasione si fa trovare freddo e la butta dentro con disinvoltura. Poi è in costante movimento e sempre alla ricerca dell’azione pericolosa. Nel secondo tempo arriva più volte in area pericoloso ma o non tira in porta o si perde all’ultimo istante. Risente della pausa forzata che ha dovuto subire per infortunio e cede un po’ fisicamente e in lucidità. Lodevole (voto 6+)
MONACO PASQUALE: partita di mantenimento della posizione e dei compiti assegnatigli. Prova una punizione ma non è esplosiva come al solito. Ha poi una grossa occasione sulla destra in area ma non si esibisce in una giocata risolutrice. Risente di una caviglia in disordine e per questo è condizionato e giustificato nel rendimento. Utile alla causa (voto 6)
CHIAVARINI ANDREA: entra e ci mette un pochino per abituarsi alla lotta. E’ normale perché uno come lui deve scaldarsi bene e rende al massimo quando le gambe girano a mille. Per poco non gli riesce un goal al quale ci ha abituato in passato con una prodezza balistica in rovesciata che meritava migliore fortuna. Avrà tempo e modo di rivelarsi vincente e determinante per la squadra. Goleador volante mancato (voto 6+)